Ecco, questa è una delle cose che ogni tanto mi chiedo.
E cioè: ma che cosa penserà mai un americano o un inglese (o un irlandese, australiano... insomma, un anglofono) quando ascolta un disco in cui degli italiani cantano in inglese, per di più dei testi che vorrebbero essere impegnati e relativi alla realtà americana? “.. Italians singing about "red Indians" - their words -- is like me singing about, I dunno, Mario Roatta's persecution of Slavs during World War II... “. Qui, il titolare di Vinyl Mine parla (neppure male, poi) dei Raw Power, band hardcore italiana con un suo seguito anche all’estero.
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