martedì 20 novembre 2007

Donne che muoiono - due conti

Repubblica.it di oggi scrive: "Sono 200 milioni ogni anno le donne che muoiono a causa della violenza, piu' delle vittime del cancro, delle guerre e degli incidenti stradali".

Ora, a parte una piccola contraddizione che forse nasce dalla foga retorica (l'articolista distingue le donne che muoiono a causa della "violenza" da quelle che muoiono "nelle guerre": perché, se ti sparano in guerra non è violenza?) quello che mi colpisce subito è il numero.
Duecento milioni.
Duecento milioni?

Vi dispiace se, invece di unirmi al coro delle deplorazioni e delle denunce, prendo la matita, un pezzo di carta da salumaio, e provo a fare due conti? Aspettate ad accusarmi di misoginia, negazionismo e disfattismo, seguitemi, e caso mai ditemi dove mi sbaglio.

La popolazione del pianeta, secondo una stima di luglio 2007, è di 6.602.224.175 di anime, di cui 3.278.616.036 donne e 3.323.608.139 maschi. Fonte, questa.

Sempre secondo la stessa fonte, il tasso annuo di mortalità è di 8,37 decessi ogni 1.000 abitanti. Il che, rapportato al totale della polazione, fa 55.260.616 virgola qualcosa (lo so, non si muore un po' ma del tutto o per niente, è solo una questione di arrotondamentoe che dipende dal numero di decimali usati).
Ogni anno, quindi, muoiono in totale 55 milioni e rotti di persone, maschi e femmine - quasi la popolazione dell'Italia. Muoiono di malattie, di incidenti, di morte violenta, di tutte le cause possibili e immaginabili.

Le fonti non mi dicono quanti siano i maschi e quanti le femmine. A occhio e croce, i maschi dovrebbero essere un po' di più per una semplice ragione: col passare degli anni, la percentuale di femmine sul totale della popolazione aumenta, a causa della morte precoce dei maschi, che tendono a vivere meno.
Però facciamo finta che i 55 milioni siano equamente ripartiti fra maschi e femmine. Siamo di poco sopra i 27,5 milioni. In tal caso, il totale di donne che muore ogni anno per qualsiasi causa dovrebbe essere di circa 27,5 milioni. All'interno di questo insieme, ci sono quelle che muoiono di morte violenta, e poi tutte le altre cause di morte. Tutte insieme fanno 27,5 milioni.

Per Repubblica, sarebbero 200 milioni solo le donne che muoiono di morte violenta. E quelle che muoiono negli incidenti? E le donne morte per tumori e altre malattie? Quante saranno mai in totale le donne che muoiono ogni anno? 300 milioni, come minimo. Cioè una su dieci.

Ogni anno, morirebbe almeno una donna su dieci. Vi risulta? Fate mente locale: quante donne conoscete, di persona o di vista? Venti? Ogni anno ne morirebbero due. Ne conoscete 40? Ogni anno ne dovrebbero morire quattro. Quasi sempre di morte violenta, per di più.

Mmmmmm...

O a Repubblica l'aritmetica non è di casa, o hanno ragione loro.
In tal caso, penso che cambierò lavoro e aprirò un salone di pompe funebri. Per signore. Solo per morte ammazzate, però, perché al giorno d'oggi la specializzazione è tutto.

domenica 18 novembre 2007

Italian Spiderman

"Un belissimo film per tut-ti la familia".
Uno Spiderman italiano (con tanto di dialoghi in quasi-italiano).

giovedì 15 novembre 2007

E domani l'acqua calda!

A Repubblica sembrano tutti molto elettrizzati, a quanto pare è la prima volta che sentono parlare della teoria della coda lunga.

mercoledì 14 novembre 2007

E io deposito il nero, il giallo e il cyan

Deutsche Telekom e Red Bull vorrebbero registrare il colore magenta a loro nome.
Come dire che a ogni passata di magenta, quando si stampa in quadricromia, bisognerebbe versare una royalty?
Per fortuna, almeno leggendo questo articolo, pare che la pretesa delle due aziende non abbia fondamento legale.

sabato 10 novembre 2007

Young liberals?



Per carità, non è un'affermazione. Diciamo che ho cercato di immaginare come avrebbe reagito a caldo la dolce Ann vedendo questa striscia.
La mia è una cattiveria gratuita, insomma, e non ho ben capito contro chi.
;-)

La porta accanto

Non per criticare quello che c'è nel calendario. Né peggio né meglio di mille altri calendari, immagino.

Le mie perplessità sono semplicemente relative al titolo.

Voglio dire, io una porta accanto così non ce l'ho.

sabato 3 novembre 2007

Compleanni


3 novembre 1954.
In alcune sale cinematografiche di Tokyo esce un film di fantascienza, Gojira, diretto da Ishiro Honda e con effetti speciali di Eiji Tsuburaya.
Sarà il primo di una serie di film con mostri giganteschi (filone che verrà chiamato "kaiju"), molti dei quali avranno protagonista uno dei mostri di maggior successo della storia del cinema: Godzilla.

Quanto al nome, Godzilla, bisognerà attendere la versione distribuita nel mercato americano Godzilla, King of the Monsters, nel 1956, nella quale verranno aggiunte varie scene con Raymond Burr (quello di Perry Mason).

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